Nell’era della trasparenza e delle recensioni online, il valore di un brand aziendale non si misura solo dalla sua offerta di prodotti o servizi, ma anche dalla percezione che i collaboratori esistenti e i potenziali candidati hanno dell’azienda come luogo di lavoro. Questa percezione è influenzata dalla strategia di Employer Branding, ma perché sia efficace, deve essere radicata in una solida e autentica Employee Experience. In questo articolo, esploreremo perché la strategia di Employer Branding deve partire dall’Employee Experience e come un approccio autentico può fare la differenza.
Employer Branding: che cos’è
L’Employer Branding è l’insieme delle strategie e delle attività che un’azienda mette in atto per costruire e promuovere la propria reputazione come datore di lavoro. È il modo in cui l’organizzazione si presenta ai potenziali candidati e si distingue nel mercato del lavoro, comunicando i valori, la cultura e i benefici che offre ai collaboratori e alle collaboratrici. In pratica, l’Employer Branding non si limita a raccontare ciò che l’azienda fa, ma si concentra sull’esperienza che le persone possono aspettarsi lavorando al suo interno, influenzando così la capacità dell’azienda di attrarre e trattenere collaboratori.
Employer Branding ed Employee Experience: una strategia comune
L’Employer Branding è come l’azienda si promuove come employer. Tuttavia, se queste strategie non riflettono la realtà vissuta dai collaboratori e dalle collaboratrici, rischiano di essere controproducenti. La promozione di un ambiente di lavoro ideale deve basarsi su una solida Employee Experience per evitare discrepanze tra aspettative e realtà.
Le conseguenze delle promesse non mantenute
Promuovere aspetti del lavoro che non rispecchiano la realtà aziendale può avere conseguenze negative significative. Durante il processo di recruiting, i candidati che percepiscono incongruenze tra quanto promesso e quanto realmente offerto possono decidere di abbandonare il processo di selezione. Peggio ancora, se queste discrepanze emergono durante l’onboarding, i nuovi assunti possono sentirsi traditi dalle promesse non mantenute, portando a un malcontento diffuso e potenzialmente a dimissioni precoci.
L’importanza di un’Employee Experience autentica
Prima di lavorare sulla promozione del lavoro in un’azienda, è fondamentale definire chiaramente l’esperienza di lavoro che l’azienda può effettivamente offrire. Questo comporta un impegno verso la costruzione di una Employee Experience che sia autentica, forte e in linea con i valori, capace di manifestare la cultura aziendale. Solo dopo aver stabilito una base solida, l’Employer Branding può riflettere accuratamente l’ambiente di lavoro, creando un allineamento tra aspettative e realtà.
Definire una Employee Value Proposition (EVP)
La chiave per un Employer Branding efficace è la definizione di una Employee Value Proposition (EVP) chiara, coerente e autentica. L’EVP rappresenta l’insieme di benefici, esperienze e opportunità che un’azienda offre ai suoi i collaboratori e collaboratrici. Una EVP ben definita e allineata con la realtà aziendale fornisce una base solida per tutte le attività di Employer Branding, garantendo che le promesse fatte ai potenziali candidati siano realistiche e raggiungibili.
Creazione di touchpoint comunicativi coerenti
Una volta definita l’EVP, il passo successivo è la creazione di touchpoint comunicativi coerenti che riflettano questa proposta di valore. Questi touchpoint possono includere:
- Sito web aziendale e pagina delle carriere: Deve presentare una panoramica realistica della cultura aziendale, delle opportunità di crescita e delle testimonianze dei collaboratori e collaboratrici;
- Social media: Utilizzare piattaforme come LinkedIn, Instagram e TikTok per condividere storie autentiche, foto e video che mostrano la vita quotidiana in azienda;
- Eventi e webinar: Organizzare eventi aziendali, webinar e partecipare a fiere del lavoro per incontrare potenziali candidati e presentare l’azienda in modo autentico;
- Programmi di referral: Coinvolgere i i collaboratori e le collaboratrici attuali nella promozione dell’azienda, sfruttando le loro reti professionali e personali.
L’aspetto più importante resta sempre: l’Employee Value Proposition della mia azienda è chiara su tutti questi canali? In che modo si manifesta attraverso i vari touchpoint?
Conclusione
L’Employer Branding è una strategia potente per l’attraction e la retention dei migliori collaboratori, ma per essere efficace, deve partire da una solida Employee Experience. Le promesse fatte durante il recruiting devono riflettere la realtà aziendale per evitare il tradimento delle aspettative e le conseguenze negative che ne derivano. Definire una Employee Value Proposition chiara e autentica e costruire touchpoint comunicativi che la rispecchino è essenziale per creare un allineamento tra aspettative e realtà, migliorando la reputazione dell’azienda e contribuendo al suo successo a lungo termine.
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