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L’Employee Value Proposition (EVP) è un elemento chiave per attrarre e trattenere i migliori talenti un mercato del lavoro sempre più competitivo. Ma che cos’è esattamente l’Employee Value Proposition e perché è così strategica per le organizzazioni di oggi? In questo articolo, esploreremo il concetto di EVP, paragonandolo alla customer value proposition e analizzando perché rappresenta una componente fondamentale della strategia aziendale.

Employee Value Proposition workshop

La Value Proposition: un concetto universale

In un mondo sempre più complesso ogni azienda ha bisogno di distinguersi. Il concetto di Value Proposition (proposta di valore) nasce proprio per rispondere a questa esigenza. Si tratta della promessa unica che un’azienda fa ai propri clienti o, nel caso delle persone che ci lavorano, ai suoi lavoratori. È il motivo per cui un cliente sceglie di acquistare un determinato prodotto o servizio, ed è anche ciò che spinge un lavoratore a scegliere un’organizzazione piuttosto che un’altra.

Se nel marketing la Value Proposition è rivolta al consumatore finale, nel contesto HR si traduce nella Employee Value Proposition (EVP), un tema centrale per rispondere alla domanda: Perché dovrei lavorare per voi?

Attrazione e carenza di talenti

Viviamo in un’epoca storica che vede una grande competizione per attrarre i migliori talenti e in questo contesto è importante sottolineare come la difficoltà di reclutamento di alcune organizzazioni sia dovuta anche al fenomeno del talent shortage. Il talent shortage, o carenza di talenti, si riferisce alla difficoltà delle aziende di trovare candidati con le competenze adeguate per coprire posizioni lavorative specializzate.

In Italia, questo fenomeno è particolarmente rilevante nei settori della tecnologia, dell’ingegneria, della sanità e dei servizi digitali. Secondo il rapporto “The New Human Age – 2023 Workforce Trends Report” di ManpowerGroup, il 77% delle aziende italiane fatica a trovare profili qualificati, un dato in crescita rispetto agli anni precedenti. Questo dato supera la media europea e riflette un problema strutturale nel mercato del lavoro italiano: la scarsità di competenze richieste per i ruoli più avanzati.

In un contesto di questo tipo, lavorare sulla capacità dell’azienda di essere attrattiva verso potenziali candidati diventa centrale.

L’attrattività (attraction) rappresenta infatti quella serie di iniziative (esplicite o implicite) che permettono ad un’azienda di attrarre le “persone adatte” al proprio contesto e per i propri obiettivi. Questa capacità di attrarre non è casuale: avviene sulla base di una proposta di valore chiara e distintiva che l’azienda esplicita al potenziale candidato, ovvero la sua Employee Value Proposition.

 

Cos’è l’Employee Value Proposition?

L’Employee Value Proposition è il valore che l’azienda offre ai suoi lavoratori in cambio del tempo e dello sforzo che mettono nelle loro prestazioni sul posto di lavoro. È una risposta alla domanda che ogni candidato si pone: “Perché dovrei lavorare per la vostra azienda? Cosa potete offrirmi che altre aziende non hanno?”

La risposta non può limitarsi a benefit materiali facilmente imitabili, come un buon stipendio o orari flessibili. Certo, questi elementi hanno un peso, ma il vero valore sta in ciò che differenzia un’organizzazione nel lungo termine: opportunità di crescita personale e professionale, senso di appartenenza, cultura aziendale e purpose.

Le quattro dimensioni dell’Employee Value Proposition

Secondo un articolo pubblicato sulla Harvard Business Review da Mark Mortensen e Amy C. Edmondson, un’Employee Value Proposition efficace si basa su quattro dimensioni interconnesse​:

  1. Offerte materiali: Questo aspetto riguarda i benefit tangibili: retribuzione, benefit aziendali, orari flessibili, location, sovvenzioni per pendolari, attrezzature tecnologiche. Sebbene questi elementi siano fondamentali per attrarre i candidati, hanno un impatto limitato sulla fidelizzazione nel tempo, poiché sono facilmente replicabili dai competitor.
  2. Opportunità di sviluppo e crescita: Le persone vogliono crescere, imparare nuove competenze e vedere progressi nella loro carriera. Job rotation, formazione continua, promozioni e assegnazione di nuove responsabilità sono strumenti essenziali per costruire un’Employee Value Proposition capace di trattenere i talenti e mantenerli motivati.
  3. Connessioni e senso di comunità: L’essere umano è, per sua natura, un animale sociale. Un’organizzazione che promuove relazioni autentiche tra i collaboratori, basate su rispetto, valorizzazione reciproca e senso di appartenenza, crea un ambiente di lavoro che va oltre il semplice contratto. Un forte senso di comunità può diventare il collante più potente in un’organizzazione.
  4. Cultura aziendale e purpose: Sempre più lavoratori scelgono aziende che rispecchiano i propri valori personali. La cultura aziendale e il purpose – ovvero lo scopo più ampio dell’organizzazione – giocano un ruolo fondamentale nel rispondere alla domanda: Perché facciamo quello che facciamo? Questo aspetto è cruciale per coinvolgere le persone su un piano emotivo e ispirarli.

Il ruolo dell’EVP per le PMI: un’opportunità unica

Molto spesso si pensa che l’Employee Value Proposition sia un tema riservato alle grandi aziende, ma la realtà è ben diversa. Le PMI possono trarre vantaggi enormi dall’investire in un’Employee Value Proposition ben definita.

  • Vantaggio competitivo nel reclutamento: Le PMI possono differenziarsi enfatizzando il loro carattere unico, come la maggiore flessibilità, il contatto diretto con i vertici aziendali e un senso di appartenenza più forte rispetto alle grandi multinazionali.
  • Maggiore capacità di attrarre giovani talenti: Secondo un sondaggio di Deloitte (Millennial Survey 2022), il 44% dei giovani lavoratori ritiene che il purpose aziendale sia un fattore determinante nella scelta del datore di lavoro. Questo è un punto di forza che molte PMI possono sfruttare, grazie al loro forte legame con il territorio e la comunità.
  • Fidelizzazione e riduzione del turnover: Una Employee Value Proposition che integra opportunità di crescita e senso di comunità può aiutare le PMI a trattenere i talenti e a creare dinamiche di trasferimento di conoscenza, riducendo così i costi legati al turnover.

 

Il contributo del Design Thinking nella costruzione di una Employee Value Proposition efficace

Costruire una proposta di valore davvero efficace non può limitarsi a semplici dichiarazioni aziendali o a un elenco di benefit. È fondamentale adottare un approccio che metta al centro le persone, capisca profondamente le loro esigenze e crei soluzioni che siano veramente allineate con i loro desideri e aspettative. Ed è qui che entra in gioco il Design Thinking.

Il Design Thinking è una metodologia di problem-solving che si concentra sull’utente e sulla sua esperienza, utilizzando un approccio iterativo e collaborativo. Tradizionalmente applicato alla progettazione di prodotti e servizi, il Design Thinking può essere un potente strumento anche per sviluppare un’Employee Value Proposition vincente. Vediamo come.

Empatia: Comprendere i bisogni reali delle persone.

Il primo passo del Design Thinking è l’empatia, che implica mettersi nei panni degli altri per comprendere le loro esigenze, desideri, emozioni e motivazioni. Quando si applica questo principio alla costruzione di una Employee Value Proposition, le aziende devono raccogliere informazioni direttamente dalle persone che ci lavorano. Questo significa parlare con i lavoratori, condurre interviste, sondaggi o focus group per scoprire quali sono gli aspetti più importanti del loro lavoro: la cultura aziendale, le opportunità di crescita, il bilanciamento tra vita privata e professionale, o il senso di comunità.

Ad esempio, un’azienda potrebbe scoprire che, mentre il salario è importante, ciò che davvero motiva le proprie persone è l’opportunità di apprendere nuove competenze o l’accesso a programmi di mentorship. Questa comprensione diretta delle esigenze dei lavoratori aiuta a creare una proposta di valore che non sia solo un “pacchetto” standard, ma qualcosa che risponda ai bisogni autentici dei lavoratori.

Ideazione: Sviluppare soluzioni innovative per soddisfare i bisogni delle persone.

L’ideazione è il momento creativo del processo di Design Thinking. Dopo aver definito le esigenze, il passo successivo è trovare soluzioni innovative che possano soddisfare questi bisogni. In questo caso, le soluzioni sono gli elementi chiave dell’Employee Value Proposition che l’azienda può offrire ai propri lavoratori.

Non si tratta solo di creare un pacchetto di benefit più allettante, ma di pensare a soluzioni originali che abbiano un impatto significativo sul benessere e sulla motivazione delle persone. Ad esempio, un’azienda potrebbe sviluppare un programma di carriera personalizzato che consente alle persone di crescere a ritmo proprio, con formazione continua e opportunità di job rotation. Oppure, potrebbe promuovere una cultura basata sulla responsabilità condivisa e il coinvolgimento attivo delle persone nel processo decisionale, creando così un senso di comunità forte.

Le PMI, in particolare, possono essere agili nel progettare soluzioni innovative che rispondano ai bisogni dei propri lavoratori in modo unico e personalizzato, sfruttando la propria struttura più snella per sperimentare nuove idee senza i vincoli delle grandi organizzazioni.

Prototipazione: Testare la Employee Value Proposition con le persone.

Nel Design Thinking, la prototipazione è una fase in cui vengono creati modelli concreti delle idee sviluppate, per testarle e perfezionarle. Allo stesso modo, un’azienda può creare una versione iniziale della propria Employee Value Proposition, che venga “testata” con i propri lavoratori attraverso sondaggi, focus group o altri metodi di feedback. Questo passaggio permette di raccogliere opinioni reali e feedback su come le proposte siano percepite e se rispondono davvero alle aspettative.

Nel contesto dell’Employee Value Proposition questo potrebbe tradursi nel lancio di una serie di iniziative o cambiamenti (ad esempio, una nuova politica di welfare aziendale o un programma di sviluppo professionale) da testare su un campione di lavoratori prima di estenderli a tutta l’organizzazione. La prototipazione permette di fare aggiustamenti prima di lanciare una proposta definitiva, riducendo il rischio di errori costosi e migliorando l’efficacia a lungo termine.

 

Prospettive future: le persone al centro

Le trasformazioni del mercato del lavoro, dalla digitalizzazione alla crescente attenzione al benessere psicologico, rendono cruciale per tutte le aziende, grandi o piccole, ripensare il proprio approccio alle risorse umane.

Secondo uno studio di Gartner (Future of Work Trends, 2023), il 52% dei leader HR ritiene che il redesign della Employee Value Proposition sia tra le priorità strategiche dei prossimi cinque anni. Non si tratta solo di “offrire di più”, ma di allineare l’offerta ai bisogni reali delle persone e al contesto in cui operano.

Investire in una Employee Value Proposition non è solo una scelta strategica, ma una necessità per competere in un mercato sempre più sfidante. E per le PMI italiane, è un’occasione per dimostrare che anche realtà più piccole possono essere attrattive, innovative e orientate al futuro.

Se il tema ha stimolato il tuo interesse, ti consigliamo di leggere questo caso studio di un nostro progetto dove abbiamo proprio lavorato sulla EVP!

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